SCOPELLO 29-9-2025 ScopelloRiaperta con successo la stagione delle fiere zootecniche valsesiane: domenica a Scopello è stato un grande successo, con pubblico numeroso, tanti stand e soprattutto molti animali, bellissimi e ammiratissimi dai visitatori, con premio finale a Valter Negra, allevatore di Piode, che si è aggiudicato il campanaccio Chamoix Devouassoud, in ricordo di Paolo Ferraris.
Per i prossimi tre fine settimana di ottobre, si ripeteranno questi appuntamenti con la tradizione, che costituiscono sempre momenti di grande richiamo e di importante significato per l’economia della Valsesia: «Felice dell’ottima riuscita della prima fiera, quella di Scopello, ora seguo i preparativi per le altre tre manifestazioni che ci attendono – dice Donatella Rosa, assessore all’agricoltura e foreste dell’Unione montana Valsesia – e precisamente il 5 ottobre, a Campertogno, il 12 a Rimella e il 19 ottobre a Doccio, dove si festeggerà la trentesima edizione della Fiera Valsesiana».
Nati come fiere del bestiame, oggi questi appuntamenti sono di più ampio respiro, costituendo momenti espositivi e commerciali importanti anche per altri prodotti del territorio, sia artigianali che gastronomici, oltre che eventi di notevole valenza turistica: «Oltre agli animali, alle nostre fiere si trovano anche ottimi formaggi, salumi, miele e prodotti del luogo, tra cui molti oggetti di artigianato – sottolinea ancora l’assessore Rosa – e proprio per questo richiamano molti visitatori da fuori zona, tanto da rientrare nei programmi turistici. Questo ci riempie di orgoglio, e mette in evidenza l’evoluzione che l’economia di valle ha saputo realizzare, trasformandosi nel tempo per rispondere alle nuove esigenze. Oggi, per le nostre fiere c’è grande richiesta di stand da parte di diverse tipologie di espositori, ed i visitatori sanno di poter trovare qui tanti ingredienti per trascorrere una giornata indimenticabile: dalle proposte per i bambini, che spesso trovano laboratori e attività a loro dedicate, a stand gastronomici che assicurano gusto e genuinità, fino alla possibilità di ammirare capi di bestiame maestosi, frutto di allevamenti che hanno a cuore il benessere animale».
Mentre un tempo alle fiere c’era notevole partecipazione sia di allevamenti di bovini che di ovini e caprini, oggi il focus è fondamentalmente sui bovini: «Purtroppo – dice ancora Donatella Rosa – la presenza sempre più evidente dei lupi in montagna ha ridotto il numero degli ovini, che sono troppo spesso attaccati dal predatore. È una realtà che risulta evidente anche alle fiere, dove ci sarà predominanza di bovini e non vedremo più le greggi numerose a cui ci eravamo abituati negli ultimi anni: anche questo è sintomo del tempo che sta cambiando».
Grande attesa per i tre appuntamenti che stanno per arrivare: Campertogno e Rimella saranno nel solco della tradizione, con animali, bancarelle, artigianato e gastronomia e i tradizionali premi agli allevatori: «Grandi novità, invece – annuncia Donatella Rosa – riguarderanno la Fiera di Doccio, che in occasione del trentesimo anniversario avrà una configurazione originale, con un interessante anteprima che valorizzerà le tradizioni locali e, nella giornata del 19 ottobre, anche due mostre molto attese, la 54° mostra provinciale della Razza Bruna e la 3° mostra della Razza Original Brown».
Soddisfatto il presidente dell’Unione Montana, Francesco Pietrasanta, che vede nelle fiere zootecniche una splendida vetrina per il territorio, oltre che un esempio di collaborazione costruttiva: «Questi eventi racchiudono in sé l’essenza della nostra storia economica – sottolinea – che dal passato sa proiettarsi nel futuro. Esse sono il frutto dell’impegno di più soggetti, pubblici e privati e l’ottimo risultato che ottengono, sia in termini di giro d’affari che di attrazione di visitatori, è un esempio virtuoso per un territorio che ambisce a crescere nel futuro, come il nostro. Dal prossimo anno – conclude – nascerà anche il nuovo Istituto Agrario di Montagna, a Varallo; quindi, è importante implementare il settore agricolo, in rete con gli altri settori dell’economia del territorio, per garantire ai nostri giovani una valida prospettiva professionale in Valsesia»