12-4-2025 -- Pasqua 2025 si preannuncia come un banco di prova positivo per il turismo italiano: saranno infatti 11,3 milioni i connazionali pronti a mettersi in viaggio, complice anche un calendario favorevole che unisce le festività pasquali con i ponti del 25 aprile e del Primo Maggio. Di questi, ben 2,7 milioni hanno deciso di approfittare della situazione per prolungare il periodo di vacanza, spalmando le partenze su più giorni e aumentando così anche la durata media dei soggiorni, che quest’anno raggiunge i 4,7 giorni – oltre un giorno in più rispetto al 2024.
Il Venerdì Santo sarà il momento cruciale per le “grandi partenze”, quando circa cinque milioni di italiani daranno ufficialmente inizio alle festività. La destinazione prediletta rimane il Belpaese, scelto dall’88% dei viaggiatori, attratti principalmente da mare, montagna e città d’arte. Tuttavia, un 12% ha optato per l’estero, in particolare le grandi capitali europee, rese più accessibili dalla prossimità dei ponti primaverili.
Per quanto riguarda l’alloggio, la casa di amici o parenti si conferma la sistemazione più comune, accogliendo oltre il 42% dei viaggiatori. Seguono hotel e villaggi turistici, che raccolgono insieme circa il 15,6% delle preferenze, seguiti da bed & breakfast e case di proprietà. Anche le prenotazioni sono state effettuate con largo anticipo: il 69% degli intervistati ha organizzato la propria vacanza almeno un mese prima della partenza, segnando un ritorno alla programmazione tipica pre-pandemia.
Il turismo pasquale genera così un giro d’affari che tocca i 4,9 miliardi di euro. Una cifra significativa, anche se penalizzata dall’inflazione che ha influenzato le scelte di quasi la metà dei vacanzieri: il 41,6% ha dichiarato di aver dovuto ridurre spese e durata del viaggio. La spesa media individuale si aggira sui 438 euro, con la quota più rilevante destinata alla ristorazione (32,2%), seguita dai trasporti (23,5%), dall’alloggio (17,5%) e dallo shopping (12,6%).
Le attività principali durante la vacanza saranno all’insegna del relax e del contatto con la natura. Passeggiate, eventi enogastronomici e momenti di riposo rappresentano le scelte privilegiate, con una quota minore dedicata ad attività sportive. L’auto privata sarà il mezzo preferito per raggiungere la meta (scelta da tre vacanzieri su quattro), mentre il restante si distribuirà tra aerei e treni.
Secondo il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca, questi dati rappresentano un segnale incoraggiante per il comparto turistico, soprattutto dopo un “trimestre bianco” invernale che aveva segnato una flessione nelle presenze. La tendenza a prenotare con anticipo, osserva Bocca, suggerisce un ritorno alla fiducia, anche se il costo della vita resta una variabile critica che influisce ancora sulle scelte degli italiani.
Infine, tra chi ha deciso di non partire, i motivi principali sono legati a ragioni economiche (46,6%), familiari (35,3%) e lavorative (12%). Una fotografia chiara che mette in luce, tra entusiasmo e difficoltà, come la Pasqua resti un momento chiave per il turismo italiano, con lo sguardo già rivolto alla stagione estiva.