BORGOSESIA 15-05-2024Il Presidente dell’Unione Montana Valsesia, Francesco Pietrasanta, non ha dubbi: nella contrapposizione tra l’Asl VC ed i medici di famiglia del territorio, accusati di aver prescritto farmaci in quantità eccessiva nel periodo Covid, non esita ad esprimersi a supporto dei medici, che definisce elementi indispensabili per la gestione della sanità sul territorio, il cui ruolo irrinunciabile va sostenuto e non denigrato.
«Nel 2020-21, in piena pandemia – ricorda Pietrasanta – il potenziamento del ruolo dei medici di famiglia veniva indicato come punto essenziale della riorganizzazione della medicina territoriale: si parlava di supportare la loro attività, si elogiava il ruolo del medico di famiglia, fondamentale per individuare ed isolare i casi di Covid. Gli stessi medici oggi sono oggetto di un’azione sanzionatoria da parte dell’ASL VC per “iperprescrizioni” di farmaci fatte nel periodo della pandemia. Ancora una volta – continua - la sanità si concentra su un dato economico, tralasciando l’aspetto principale: la cura dei cittadini. Come Presidente dell’Unione Montana, e come Sindaco di un centro di montagna, vorrei invece riportare l’attenzione sul valore che il ruolo del medico di famiglia ha per la popolazione e sul tema, drammatico, della sempre più grave difficoltà ad assicurare questo tipo di professionisti alle nostre aree».
Pietrasanta, referente dei Sindaci per la Sanità, è più volte intervenuto sul tema dell’esigenza di assicurare la presenza dei medici di famiglia sul territorio, spendendosi anche in prima persona per risolvere lacune pesanti, quando al pensionamento di un medico non si riusciva ad individuare il sostituto. Per questo oggi, a fronte di questa problematica, parla con assoluta cognizione di causa: «Il medico di famiglia è fondamentale per la prevenzione, che si traduce in salute dei cittadini e, se proprio vogliamo andare a parare nel discorso economico, anche in risparmio per le casse dello Stato – dice l’amministratore – a questo punto, invece di creare problemi a quei medici che ogni giorno sono il punto di riferimento di migliaia di cittadini, sarebbe bene chiudere definitivamente la questione relativa al periodo Covid, che abbiamo superato anche grazie alla disponibilità dei medici territoriali, ed andare avanti provvedendo per il futuro un servizio che sia efficiente ed efficace, e che non costringa i cittadini a vere e proprie epopee alla ricerca di un medico che li ascolti e di un ospedale dove poter fare esami diagnostici pagati dal Servizio Sanitario Nazionale ed in tempi accettabili. L’ASL si occupi di garantire il servizio, e collabori in modo costruttivo con i medici di famiglia, che non vanno puniti per aver assecondato il bisogno di cure dei cittadini – conclude – ma messi in condizione di lavorare con serenità e con l’unico obiettivo di curare i loro pazienti».