PIEMONTE- 12-05-2024-- Recentemente è venuto a mancare Steve Albini, all’età di 61 anni, si dice sia morto nello studio di registrazione. Parlare dell’importanza di Steve Albini è in realtà molto facile, l’eredità musicale da lui lasciata è un vero e proprio capitolo fondamentale della storia del rock.
Ho notato che la maggior parte dei media lo ricordano soprattutto per aver “prodotto” i Nirvana, P.J. Harvey e i Pixies. Beh, è alquanto riduttivo fermarsi solo su questi artisti quando si parla di un totem come Steve Albini. Si può velocemente controllare su database musicali come RateYourMusic a quanti album abbia messo le mani (più di 500).
Steve Albini era innanzitutto un musicista, uno dei più influenti nella sfera dell’”oltre punk”, è importantissimo soffermarsi sul suo primo gruppo, i Big Black.
La crepa nel rumore di “Atomizer” (1986) non è trascurabile da nessun appassionato di rock, entrando di diritto nell’olimpo Fai-Da-Te del “risorgimento Punk” degli anni 80, e fu solo l’inizio della carriera prolifica di Albini, che sempre coi Big Black distrusse molte orecchie con il loro “Songs About Fucking” (1987). Di grande spessore furono pure i Rapeman, di cui consiglio l’ascolto di “Two Nuns and a Pack Mule” (1988) e gli Shellac, il gruppo con cui affrontò i 90s.
Steve Albini amava la musica e per capire quanto sia amato e rispettato nell’ambiente “oltre punk” non bastano le migliaia di condoglianze ricevute dalla sua famiglia da parte degli altri eroi rumorosi del secolo passato. La sua persona è sempre stata genuina e fuori dalle righe, la sua ironia dilaniante e benevola.
A lui non piaceva avere l’etichetta di “produttore”, si definiva un “tecnico del suono” (“sound engineer” in inglese), ma innanzitutto era un amico per chi ha avuto la fortuna di lavorare con lui. Di seguito riporterò, in ordine cronologico, alcuni degli album in cui Steve ha messo lo zampino, specificando tra parentesi in che ruolo)
Pixies – Surfer Rosa (1988)(Produttore/Tecnico): Il primo album dei Pixies, probabilmente il loro migliore, è uno dei lavori più impattanti degli anni 80, andando a definire i canoni del rock alternativo che da lì a poco sarebbe dilagato a macchia d’olio, nel corso degli anni 90.
Slint – Tweez (1989)(Tecnico): Albini già conosceva da tempo i giovanissimi geniacci del Kentucky che furono gli Squirrel Bait, e proprio lui li aiutò a registrare il primo album degli Slint, spesso messo in ombra dal gigantesco “Spiderland” , ma più per i meriti di quest’ultimo che per i demeriti di Tweez: una nuova era stava iniziando nell’hardcore punk, con Tweez a profetizzare molto di tutto ciò. Gli Slint poi, durante le registrazioni di Spiderland, non furono contenti del risultato ottenuto con Steve Albini, e decisero di registrare l’album altrove; Steve, non condizionato da nessuna gelosia, definì Spiderland un “Ten Fuckin Stars”.
The Breeders – Pod (1990)(Tecnico): La band al femminile di Kim Deal, ex bassista e cantante dei Pixies, aveva bisogno di un batterista per registrare “Pod”. Proprio Steve le presentò Britt Walford, batterista degli Slint, citato nei crediti dell’album come “Shannon Doughton”.
The Jesus Lizard – Goat (1991)(Produttore): Imprescindibile, Goat ha segnato profondamente la scena Hardcore di inizio 90, è curioso un aneddoto che riguarda il cantante David Yow; il già citato Britt Walford doveva alloggiare a casa di Albini per delle registrazioni, ma alla fine andò a casa di David Yow, che era libera per qualche giorno. Quando Yow tornò, trovò la sua casa sottosopra e Walford esanime sul pavimento, nonostante Albini gli avesse promesso che Walford fosse un ragazzo a posto. A questa divertente faccenda è ispirato il brano “Mouth Breather” dei Jesus Lizard.
Basterebbero questi quattro esempi per capire quanti legami e amicizie creasse Steve, ma non basterebbero mesi per esplorare la massiccia quantità di gemme indipendenti registrate sotto la sua “supervisione”, eccone altre:
Bitch Magnet – Ben Hur (1990)
Superchunk – No Pocky For Kitty (1991)
Distorted Pony – Punishment Room (1992)
P.J. Harvey – Rid Of Me (1993)
Don Caballero – For Respect (1993)
Dazzling Killmen – Face Of Collapse (1994)
Storm And Stress – Storm And Stress (1997)
Dirty Three – Ocean Songs (1998)
Neurosis – Times Of Grace (1999)
Nine Inch Nails – The Fragile (1999)
Joanna Newsom – YS (2006)
Grazie per la lettura, spero che vi possano piacere gli album citati in questo articolo, che di fatto sono solo una piccola frazione dell’eredità di Steve Albini.