VERCELLI 04-05-2024 Un simbolo in pietra e mattoni che attraversa la storia, per arrivare fino a noi in ottima
salute, pronto a festeggiare i 900 anni di vita con tanto di regalo di compleanno.
Questa, in sintesi, la motivazione di un evento che il 19 maggio prossimo porterà all'onore
delle cronache l'Abbazia di Lucedio, raccontata in parole e immagine attraverso una
pubblicazione di prestigio che in quella data verrà ufficialmente presentata al pubblico.
LUCEDIO. NOVECENTO ANNI DI STORIA (a cura di Giorgio Gaietta e Paolo
Salvadori di Wiesenhoff / Edizioni Effedi) è il risultato di una collaborazione tra vari
autori, ognuno dei quali ha portato un contributo determinante alla narrazione di un luogo
e di una terra affascinanti e misteriosi ma di cui, forse, conviene sapere di più. Dalle origini
medievali fino ai giorni nostri, le pagine scorrono nella descrizione del territorio, della fauna
e della flora, delle coltivazioni e, naturalmente, del lungo e complesso lavoro di restauro
che ha portato Lucedio a essere nuovamente meta di visite e manifestazioni. Al centro di
tutto, ovviamente, la storia della famiglia Cavalli d'Olivola che ha traghettato la proprietà
dal deterioramento sconsiderato del secolo scorso all'attuale stato di Azienda Agricola
all'avanguardia. Azienda Agricola, tra l'altro, tra le poche al mondo a non aver mai tradito
la vocazione iniziale: dai monaci cistercensi fino ai giorni nostri senza mai interrompere la
produzione del prezioso chicco di riso, una vera rarità.
La presentazione del volume sarà occasione per partecipare ad un incontro con gli autori
e con il loro 'racconto' di Lucedio, in cui parole e immagini sveleranno i segreti del sito e la
sua totale appartenenza a una terra che mantiene le sue caratteristiche, nonostante il
trascorrere delle epoche e gli infiniti rovesci storici: “Alla mia famiglia, e a me in particolare
– conferma il conte Paolo Salvadori di Wiesenhoff, attuale amministratore dell'Azienda
Agricola 'Principato di Lucedio' – sembrava importante salutare questi straordinari 900
anni con un'iniziativa degna di nota. La realizzazione del volume ha richiesto notevoli
sforzi da parte di tutti coloro che hanno prestato la loro competenza all'opera e ai quali
vanno i nostri più sinceri ringraziamenti. Ci sembra di aver fatto un lavoro completo e
accurato che, forse per la prima volta, fornisce una visione completa e trasversale di cosa
voglia dire realmente traghettare la storia fine al nostro presente, cercando di mantenere
le premesse delle origini, delle radici, senza rinunciare alla modernità”.
“In fondo – conclude il Conte – il nostro è soprattutto un'omaggio a queste terre, alla loro
operosità, alla loro singolare miscela di passato e presente, con la speranza che questa
specificità venga sempre tutelata nel migliore dei modi”.