TRINO 22-02-2024 Si terrà alle 16 di sabato 24 febbraio l’incontro pubblico di informazione sulle opportunità e i limiti forniti dalle normative europee in materia di smaltimento delle scorie nucleari e sulle prospettive nel vercellese. Qui, come noto, il sindaco di Trino vercellese ha dato la disponibilità allo stoccaggio nel territorio, che in realtà era rimasto escluso dalla mappa delle aree idonee tracciata dal Ministero dell’Ambiente.
Per Maria Angela Danzì, deputata Non Iscritti del Parlamento europeo, che ha promosso questo incontro pubblico, “il governo Conte aveva individuato già un numero ristretto di aree compatibili con il deposito di scorie nucleari. Ora il nuovo decreto dell’esecutivo Meloni include anche le aree militari e dà ai sinda ci la possibilità di autocandidarsi, cosa che ha appunto fatto il sindaco di Trino, zona che è stata esclusa da ogni mappatura, evidentemente per ragioni di sicurezza. Parleremo di questo e con amministratori e cittadini imposteremo ogni possibile azione in Europa di tutela e rilancio del territorio, tenendo in considerazione la salute
dell’ambiente e delle persone”.
"La realizzazione del deposito unico è necessaria, anche e soprattutto per lo stoccaggio delle scorie prodotte dal sistema sanitario, che rappresentano la gran parte dei rifiuti, ma la sua localizzazione va decisa con criteri scientifici rigorosi che escludano le zone non idonee, come quella di Trino - afferma il Consigliere regionale Sean Sacco -. L'autocandidatura di un sindaco non è assolutamente da prendere in considerazione. Le istituzioni devono lavorare con serietà per individuare in maniera definitiva il sito per il futuro deposito, e devono farlo con scelte ragionate e razionali, evitando di dare credito alle forzature della politica”.