PIEMONTE - 6-2-2024 -- Se il 2023 sarà registrato come uno degli anni più caldi di sempre in Piemonte, il 2024 non è partito con auspici diversi. Il mese di gennaio è stato caldo e secco, i fiumi sono sotto portata e in montagna c'è poca neve. Se la tendenza resta questa andremo incontro ad un'altra estate di siccità, e il ricordo va al 2022. La fotografia della situazione attuale fatta da Arpa dice che
le precipitazioni registrate nel mese di gennaio sono state di circa 38 mm medi sul bacino del Po, chiuso alla confluenza col Ticino, con uno scarto negativo del 25% rispetto alla media del mese. La distribuzione delle precipitazioni non è stata omogenea, con un deficit più marcato (-57%) nei bacini settentrionali e vicino alla norma (-2%) nel settore meridionale. La cumulata da inizio anno idrologico presenta un deficit del -23% rispetto alla norma (1991-2020). Le temperature del mese sono state ancora ben al di sopra della norma del periodo (+1.7°C), facendo di gennaio 2024 il 5° più caldo in Piemonte dal 1958, con anomalie particolarmente marcate in montagna. Gli indici SPI e SPEI evidenziano come alle scale temporali al di sopra dei 3 mesi, il Piemonte centrale e meridionale inizino a trovarsi in condizioni di siccità moderata, soprattutto tra Cuneese ed Astigiano, con punte severe sul bacino del Tanaro.
Le risorse stoccate superficiali a fine gennaio sono inferiori alla norma (-25%), lo scarto negativo è dovuto soprattutto allo Snow Water Equivalent che risulta inferiore alla media del periodo in tutti i settori e non viene bilanciato dagli invasi e dal lago Maggiore che invece sono di alcuni punti percentuali superiori alla media. Situazione molto simile al mese precedente per le portate dei corsi d'acqua che restano in condizioni di deficit idrico, più significativo per il Sesia (-60%) e per il Tanaro (-55%) e con un valore complessivo di -47% in chiusura del bacino del Po (- 41% il Toce). Per quanto riguarda le acque sotterranee le scarse precipitazioni non sono state sufficienti ad innalzare il livello della falda; i
piezometri rappresentativi registrano perlopiù andamenti in discesa o stazionari.