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nuvole albero

PIEMONTE - 5-1-2023 -- In Piemonte il 2023 è stato il secondo anno più caldo dal 1957, a breve distanza dal 2022 che è l’attuale primatista. La temperatura media annuale è stata di circa 11.2°C, superiore di 1.3 °C rispetto al periodo climatico di riferimento (il trentennio 1991-2020, con una media climatica di circa 9.9°C). In 10 mesi su 12, la temperatura media mensile è stata superiore alla norma.
È in sintesi la situazione meteo-climatica in Piemonte nel 2023, nei dati resi noti oggi dall'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente.
IL 23 AGOSTO IL GIORNO PIU' CALDO
Il giorno più caldo dell’anno è stato il 23 agosto che è anche il terzo giorno più caldo sul Piemonte dal 1958, alla pari con l’11 agosto 2003 e dietro il 27 e 28 giugno 2019. Sempre il 23 agosto si è registrato il picco termico massimo mensile a Nizza Monferrato (AT) con 40.9°C.
MAI UN AUTUNNO TANTO CALDO
Ottobre e dicembre si sono posizionati al secondo posto tra i mesi più caldi nella rispettiva distribuzione, l’8 ottobre 2023 e il 23 dicembre 2023 sono risultati i giorni più caldi dal 1958 per ottobre e dicembre, con un’anomalia positiva di 8.5°C e 9.7°C rispetto alla norma del periodo.

Nel giorno 8 ottobre 2023, 144 termometri della rete ARPA Piemonte, il 52% del totale, hanno stabilito il primato di temperatura massima del mese dalla data della loro installazione. L’eccezionalità dell’evento di caldo per il mese di ottobre è evidenziata anche dal fatto che ben 90 stazioni sul territorio regionale hanno fatto registrare temperature uguali o superiori ai 30 °C. Per 18 termometri è stato stabilito anche il primato di temperatura massima per la stagione autunnale. Infatti nel 2023 il vero passaggio stagionale dall’estate all’autunno è avvenuto a metà ottobre.
IL FOEHN DI NATALE
Rilevante anche l’episodio di caldo anomalo dovuto all’evento di foehn dei giorni antecedenti il Natale culminato nel giorno 23 dicembre 2023; tra il 22 e il 24 dicembre 2023 137 stazioni termometriche della rete Arpa Piemonte, corrispondenti al 49% del totale, hanno registrato il primato di temperatura massima per dicembre dal giorno della loro installazione.

In generale, gli episodi di foehn annuali sono risultati 92, decisamente superiori ai 66 della media annuale del periodo 2000-2020 e rappresentano anche il numero annuale massimo dal 2000: l’episodio più intenso dell’anno è avvenuto il 22 dicembre 2023.

Il 2023 è stato anche l’anno con il minor numero di eventi annuali di nebbia ordinaria dal 2004.
LE PRECIPITAZIONI
Sul fronte delle precipitazioni, il 2023 ha registrato una precipitazione media di 944 mm, con una lieve anomalia negativa dell’8% rispetto alla norma del periodo 1991-2020. I fenomeni precipitativi sono stati molto scarsi fino ad aprile con una cumulata di soli 77 mm al 19 aprile, per poi riassestarsi sulla media (425 mm) a metà giugno grazie soprattutto alle abbondanti precipitazioni di maggio, il 4° più piovoso degli ultimi 67 anni. L’estate ha avuto precipitazioni convettive sporadiche con diversi eventi molto intensi e localizzati. L’autunno 2023 e poi l’inizio dell’inverno 2023-2024 si sono rivelati abbastanza asciutti.
La scarsità di precipitazioni nella fase finale dell’annata, associata alle alte temperature di dicembre ha contributo ad assottigliare notevolmente il manto nevoso, tanto che sulle Alpi Settentrionali ed Occidentali la situazione attuale si verifica non più di 1 anno su 4, mentre sui rilievi meridionali siamo a livello dei minimi storici.
POCA NEVE, PREOCCUPAZIONI
Il risultato netto di queste condizioni meteo-climatiche di fine 2023, è che la stima media dell’equivalente in acqua del manto nevoso (SWE) attualmente presente sul bacino del Po chiuso a Ponte Becca (PV) si attesta su circa 916 Mmc (Milioni metro cubo), vicinissima ai bassi valori stimati nello stesso periodo in entrambi gli ultimi due anni (inverno 2021-2022 e inverno 2022-2023).

Questo si riflette ovviamente anche sui deflussi superficiali; attualmente tutti i bacini idrografici piemontesi, ad eccezione della Dora Baltea presentano un deficit idrico.

Complessivamente, la situazione idrica in Piemonte a fine 2023 è in lento peggioramento, a causa principalmente della diffusa scarsità di neve.

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