24-12-2023 -- Se avete sempre avuto il sospetto che vostra cognata sia un Grinch sotto mentite spoglie, una che non risparmia la stoccata acida neppure a Natale, soprattutto a Natale e soprattutto se diretta a voi. Se Crudelia Demon al suo confronto è una dama di San Vincenzo, evitate di invitarla per il pranzo di Natale. Non si può? Siete entrambe alla tavola di quella santa donna della suocera? Allora per evitare ogni malessere prima durante e dopo il banchetto occorrerà agire di strategia. Sedersi alla distanza massima possibile dall’interlocutrice sgradita, in modo da non incrociarne neppure lo sguardo è la prima misura di buon senso. La seconda è pura psicologia.

Convincetevi di essere uno spettatore, agite e pensate come se quello che si sta svolgendo sotto i vostri occhi sia solo uno spettacolo. Durerà poco, poi il sipario si chiuderà, almeno per un anno ancora.

Ironia a parte  è frequente, e confermato dagli psicologi, che la tavola delle feste possa far esplodere conflitti sopiti o innescare fuochi familiari che covano sotto la cenere da tempi immemori. Per tentare di evitarli la prima mossa da compiere è scritta nel Galateo: assegnare i posti tenendo conto di eventuali dissapori o anche semplici antipatie di cui si sia a conoscenza. Creare insomma le giuste distanze tra interlocutori che mal si sopportano è puro buon senso. Allo stesso modo andrebbe evitato di accostare persone con interessi in comune perché potrebbero focalizzare la conversazione escludendo altri commensali o peggio, se l’argomento li vede su fazioni opposte e che sia sport o politica poco conta, l’atmosfera si potrebbe guastare, per tutti.  L’alternanza uomo-donna, la separazione delle coppie sposate da oltre un anno, ma giammai dei fidanzati o degli sposini, sono le altre vecchie regole del Galateo che, a farci caso, non sono forma vuota, ma un senso ce l’hanno, e un’utilità pure.

A.D

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