VERCELLI 18-12-2023 L’Ente di Governo dell’Ambito n.2 “Biellese, Vercellese, Casalese” (più noto come ATO2) è un Ente obbligatorio per l’esercizio associato delle funzioni in tema di servizio idrico integrato, quindi è l’organismo che, per legge, deve affidare il sevizio ad un Gestore Unico d’Ambito in nome e per conto degli Enti Locali rappresentati (182).
Poiché l’attuale affidamento è in scadenza al 31 dicembre 2023, l’Ente, fin dal 2021, ha avviato il procedimento per permettere alla Conferenza d’Ambito una scelta del modello gestionale.
Con l’approssimarsi della scadenza, seppur in possesso di tutta la documentazione necessaria e consci degli esiti delle valutazioni richieste obbligatoriamente dalla legge per operare la scelta, ad oggi la Conferenza non ha ancora deliberato in merito. Dopo diversi rinvii, il prossimo 21 dicembre 2023 si svolgerà la riunione della Conferenza d’Ambito nuovamente convocata per prendere l’importante decisione relativa al modello gestionale.
Il Servizio Idrico Integrato non può essere interrotto e i cittadini/utenti continueranno a riceverlo, ma la possibilità di una mancata decisione da parte della Conferenza d’Ambito comporterebbe importanti impatti sull’utenza (403mila abitanti), nonché sullo stesso funzionamento dell’Ente, tra le cui funzioni vi sono la pianificazione degli investimenti, la definizione della tariffa e il controllo della gestione.
Lo scenario del non voto o di una mancata decisione comporterebbe l’intervento della Regione Piemonte e di ARERA attraverso il commissariamento dell’Ente, con conseguente azzeramento delle entrate che ne permettono la normale operatività, compreso il riconoscimento dello stipendio ai dipendenti, nonostante la struttura abbia svolto gli adempimenti di sua competenza. Questa situazione preoccupa, legittimamente, i dipendenti di EGATO2.
Consegue che l’esercizio dell’affidamento gestionale svolto dal Commissario non si limiterebbe a sminuire il ruolo politico dell’Ente e la rappresentanza del territorio a livello regionale, ma avrebbe importanti impatti su una struttura che ha sempre svolto il proprio compito, come riconosciuto dalla stessa Conferenza. Questo potrebbe essere un clamoroso autogol per l’Ente.
Chi interverrebbe in sussidiarietà al sostegno delle spese dell’Ente d’Ambito, che comunque dovrà continuare ad operare?
Ci auguriamo che il Natale possa far prevalere l’interesse generale della collettività e la difesa del lavoro.