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6-12-2023 -- Il 5 dicembre è stato approvato definitivamente, all’unanimità dal Senato, il Disegno di Legge sull’oblio oncologico. L'avvocato Carlo Crapanzano ci chiarisce gli estremi del provvedimento e gli effetti sulla vita quotidiana di chia ha avuto a che fare con la malattia. 

Cos’è l’oblio oncologico?

Il diritto all'oblio oncologico è il diritto delle persone guarite da un tumore di non fornire informazioni né subire indagini in merito alla propria precedente malattia.

In quali ambiti potrà essere esercitato?

Innanzitutto nei servizi bancari, finanziari, di investimento e assicurativi non sarà più possibile richiedere informazioni sullo stato di salute di chi firma il contratto su eventuali precedenti malattie tumorali il cui trattamento si sia concluso, senza episodi di recidiva, negli ultimi dieci anni. Il termine è di cinque anni se il tumore è sorto in persone che in quel momento avevano meno di 21 anni. Se le informazioni erano state date prima dell’entrata in vigore della nuova legge, non possono essere utilizzate per la valutazione del rischio. Ma per effettuare la cancellazione di tali informazioni, bisogna inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno o inviare una pec. Entro sei mesi, comunque verranno predisposti formulari e modelli per le banche e per le assicurazioni.

E’ stata  modificata anche la legge sulle adozioni?

Prima di questa legge, le persone che volevano adottare uno o più bambini erano obbligate a comunicare precedenti malattie tumorali e queste informazioni condizionavano ovviamente il procedimento di adozione, che spesso poteva avere esito negativo. Adesso il diritto all’oblio oncologico viene esteso anche a chi vuole adottare. Il divieto di richiedere informazioni vale sia per l’adozione nazionale che per quella internazionale. La legge estende il diritto all’oblio anche a chi chiede l’affidamento di uno o più minori.

Ci sono novità per il mondo del lavoro?

Tantissimi lavoratori che hanno avuto malattie tumorali erano costretti a dichiararlo quando facevano domanda di assunzione o presentavano domanda per qualche concorso. Adesso non è più possibile chiedere al lavoratore o a chi partecipa a un concorso se ha avuto precedenti malattie tumorali.

Riepilogando, per i servizi bancari, finanziari, di investimento e assicurativi, per le adozioni nazionali e internazionali, per gli affidamenti di minori e per le assunzioni al lavoro, non sarà più possibile richiedere informazioni sullo stato di salute delle persone in merito a precedenti malattie tumorali il cui trattamento si sia concluso, senza episodi di recidiva, negli ultimi dieci anni, ridotti a cinque per chi ha avuto la malattia e non aveva ancora compiuto 21 anni.

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