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musica jazz

 

 

VERCELLI 27-11-2023  “Tre mesi di vita, buona volontà e coraggio: eccovi in sintesi il Jazz-Club di Vercelli”. Questo era
l’incipit del “manifesto” del JCV, il primo sorto in città, secondo i promotori, e il secondo in tutto il
Piemonte. Di quel manipolo di coraggiosi visionari che lo costituirono “dopo decisioni lungamente
maturate”, facevano parte Giuseppe Bianzino, Duccio Ravera, Edo Roy, Pier Mario Vallaro e Tom
Staiti. Era il 23 maggio del 1953: in quella data prendeva ufficialmente vita il Jazz Club e veniva
altresì deciso di organizzare un concerto inaugurale, pochi giorni dopo, il 31 maggio. Il concerto si
tenne al Salone Dugentesco, protagonista la Milan Colleg Jazz Society”.
Sono passati settant’anni e di quel gruppo di “jazzfans” vercellesi – così si definivano loro stessi –
all’epoca giovani studenti, oggi Duccio Ravera ricorda l’entusiasmo, le difficoltà, ma soprattutto la
curiosità e l’amore per un genere musicale che stava sempre più affermandosi in contrapposizione
ai cosiddetti “tradizionalisti” del jazz e ai successi musicali di quell’epoca (Nilla Pizzi, Gino Latilla,

Natalino Otto su tutti). E ce lo racconterà, per offrire una importante testimonianza, in un incontro-
conferenza organizzato al Viotti Club di via Galileo Ferraris 14 – sede della Camerata Ducale –

domenica 3 dicembre alle ore 17,30. Con Duccio Ravera ci sarà anche Claudio Bianzino, figlio di
Giuseppe, il primo presidente del Jazz Club, e altri ospiti. Modererà l’incontro Claudio Cagnoni,
giornalista nonché appassionato musicista jazz.
Settant’anni dopo, racconteremo i giorni di quella straordinaria avventura.

 

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