23-10-2023 -- Con la cosiddetta ‘Riforma Cartabia’ (D. Lgs. 149/2022), in ambito civile sono arrivate moltissime novità. Una delle più importanti, a decorrere dal 28 febbraio 2023, ha riguardato la possibilità si separarsi e divorziare con un unico ricorso.
La scelta del Parlamento è stata chiarissima: se i coniugi vogliono separarsi e sono sicuri di non tornare insieme, bisogna dar loro la possibilità anche di divorziare da subito presentando un unico ricorso ed evitando (come accaduto finora) di reiniziare un nuovo procedimento in Tribunale per ottenere il divorzio dopo la separazione.
La norma è fin troppo chiara, ma non sono mancati Tribunali che hanno ritenuto invece che fosse non ammissibile il ricorso cumulativo di separazione e divorzio (Tribunali di Bari, Padova e Firenze). A favore del cumulo si erano invece espressi i Tribunali di Genova, Milano, Vercelli, Lamezia Terme.
Come ben si comprende, una norma chiara è diventata meno chiara grazie a interpretazioni di qualche Tribunale. A questo punto, in forza di un nuovo istituto introdotto proprio dalla riforma Cartabia (il cosiddetto rinvio pregiudiziale da parte del giudice di merito), il Tribunale di Treviso ha investito subito la Corte di cassazione della questione, chiedendo di pronunciarsi in modo chiaro e definitivo sulla possibilità del cumulo tra separazione e divorzio con un unico ricorso.
La Prima Sezione civile della Corte di cassazione, con la sentenza 4311 pubblicata una settimana fa, il 16 ottobre 2023, ha finalmente messo la parola ‘fine’ a questo balletto di interpretazioni e ha enunciato il seguente principio di diritto: ‘In tema di crisi familiare, nell'ambito del procedimento di cui all'art.473-bis.51 c.p. c., è ammissibile il ricorso dei coniugi proposto con domanda congiunta e cumulata di separazione e di scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio’.
Ci sono voluti ben sette mesi e mezzo dall’entrata in vigore della norma per stabilire quello che era fin troppo chiaro dall’inizio.
Quindi, i coniugi che intendono separarsi, possono contemporaneamente e in un unico ricorso chiedere anche il divorzio (che sarà operativo dopo che la sentenza di separazione diverrà definitiva) senza la necessità di rivolgersi nuovamente al Tribunale.
Carlo Crapanzano