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logistica container

PIEMONTE - 02-10-2023 -- Con 75.152 occupati nel settore della Logistica, il Piemonte costituisce la 7° regione in Italia, preceduta da Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Veneto, Campania e Toscana. Quasi un lavoratore su due (48,46%) è occupato nel trasporto terrestre e in quello tramite condotte, il 32,5% nel magazzinaggio e attività a supporto dei trasporti, il 14,27% in servizi postali e attività di corriere, 4,27% nel trasporto aereo, 0,51% nel trasporto marittimo e per vie d’acqua. Considerando gli occupati per provincia, Torino fa la parte del leone, con circa 33.000 unità, a seguire Alessandria 11.000, Asti 8.300, Novara 8000, Cuneo 6000, Vercelli 3500, Biella 2000 e Verbania Cusio Ossola 1100.


Nel 2022, in questo settore, erano previsti circa 41.000 ingressi, il 12,6% degli ingressi totali nella regione. Tra le prime 5 professioni richieste, 2 sono specifiche della logistica: conduttore di veicoli a motore (17.430 profili richiesti con una difficoltà di reperimento del 53%) e personale non qualificato addetto allo spostamento e alla consegna merci (15.530 profili richiesti con una difficoltà di reperimento del 22%). Nel 2021 le 1762 aziende del settore hanno ricavato 4,42 miliardi di euro. Il 4,6% del totale dei ricavi delle aziende logistiche in Italia.


“Digitalizzazione, sostenibilità e demografia impatteranno fortemente sulla Logistica nel prossimo futuro: formazione e innovazioni tecnologiche sono strategiche per attrarre talenti nel settore – spiega Emilio Colombo, Coordinatore del comitato scientifico di Randstad Research –. Per costruire un futuro all'altezza delle aspettative dei talenti, infatti, bisogna fare leva sulla formazione, mettendo maggiormente in contatto scuole ed imprese. Su questo, proponiamo di creare un istituto tecnico dedicato alla logistica nella scuola pubblica, che fornisca le qualifiche formali, come le patenti da possedere, e tutte le conoscenze richieste dal settore. È necessario, poi, che le imprese logistiche facciano maggiormente ‘sistema’, in un settore con catene del valore che si espandono anche a livello globale. È poi necessario agire sul fronte dei contratti e delle retribuzioni, oltre a migliorare la rete infrastrutturale, che nel nostro Paese risulta particolarmente arretrata”.


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