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PIEMONTE- 20-08-2023-- Sospiro di sollievo per decine di migliaia di docenti precari. Dopo decenni di attesa, è arrivato un importante provvedimento che li riguarda.


Il Governo il 23 giugno 2023 aveva approvato il Decreto Legge 75/2023. In sede di conversione in legge, è stata approvata una serie di emendamenti e tra i più importanti vi è quello che riguarda i docenti precari. Il Decreto Legge 75 è stato convertito, infatti, con modificazioni, dalla Legge 112/2023 in vigore dal 17 agosto 2023.


La modifica ha riguardato, tra l’altro, l’inserimento del comma 4-bis all’art. 2-ter del Decreto Legislativo 59/2017 che ora così prevede: ‘Coloro che hanno svolto servizio presso le istituzioni scolastiche statali o presso le scuole paritarie per almeno tre anni, anche non continuativi, di cui almeno uno nella specifica classe di concorso per la quale scelgono di conseguire l'abilitazione, nei cinque anni precedenti, valutati ai sensi dell'articolo 11, comma 14, della legge 3 maggio 1999, n. 124, nonché coloro che hanno sostenuto la prova concorsuale relativa alla procedura straordinaria di cui all'articolo 59, comma 9-bis, del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, conseguono, fermo restando il possesso del titolo di studio necessario con riferimento alla classe di concorso, l'abilitazione all'insegnamento attraverso l'acquisizione di 30 CFU o CFA tra quelli che compongono il percorso universitario e accademico di formazione iniziale, ai sensi dell'articolo 13, comma 2’.


In termini più semplici, qualunque docente precario che negli ultimi cinque anni abbia lavorato per almeno tre anni nelle scuole statali o paritarie, di cui uno nella specifica classe di concorso per la quale chiede l’abilitazione, oppure che abbia partecipato al concorso straordinario bis, può accedere a un corso per conseguire 30 CFU (crediti formativi universitari) anziché seguire il percorso standard di 60 cfu e così ottenere l’abilitazione per la sua classe di concorso che lo porterà, secondo contingente, a conseguire il ruolo.

Basteranno 30 CFU anche per chi ha già conseguito i 24 CFU che erano previsti prima di questa importante novità.
Si aspetta a giorni il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) che spieghi meglio le modalità organizzative, anche se a quanto pare risulta già stato firmato alla fine di luglio (lo ha comunicato il Ministero il 2 agosto) e se ne attende solo la pubblicazione ufficiale.

Carlo Crapanzano

 

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