31-7-2023 -- L’evoluzione normativa per prevenire incidenti sul lavoro e garantire la sicurezza del lavoratore è costante. Sin dal primo DPR 547/1955 lo scopo della legge è tutelare al massimo lo svolgimento del lavoro in sicurezza e in modo da non arrecare danni alla salute del lavoratore.
Una disciplina organica di carattere generale è contenuta nel Decreto Legislativo 81/2008 (a seguito della Legge delega 123/2007). In questa legge sono contenuti i criteri generali di tutela sul luogo di lavoro. Per le singole attività lavorative e particolari, vi sono poi una serie di norme specifiche.
In generale, il primo responsabile sulla salute e sulla sicurezza del lavoratore è il datore di lavoro, che ha due obblighi fondamentali e che non può delegare ad altri, e cioè la valutazione dei rischi, con la conseguente elaborazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) e la designazione del Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione dai rischi.
Il datore di lavoro, dopo aver valutato i possibili rischi sul lavoro, deve quindi approntare tutte le misure che possano prevenire incidenti e fornire al lavoratore tutti i dispositivi di protezione individuale (dpi) per garantirgli la massima sicurezza.
In uno spirito di collaborazione evidente, anche il lavoratore ha degli obblighi: deve seguire i corsi di aggiornamento, deve adottare sempre i dpi forniti dal datore di lavoro e usare la massima attenzione nello svolgimento del lavoro.
In caso di incidente, l’autorità competente analizza e valuta immediatamente la presenza di tutti gli accorgimenti richiesti dalla legge sia in capo al datore di lavoro che al lavoratore.
Si è esenti da responsabilità penale, solo se viene dimostrato che le regole sono state scrupolosamente osservate. In caso contrario, le pene sono molto severe.
Carlo Crapanzano