22-05-2023 -- Il nostro codice civile si occupa delle cassette di sicurezza in tre specifici articoli, dal 1839 al 1841.
I princìpi da rispettare sono semplici, ma con l’evoluzione della prassi commerciale e bancaria, il contratto che ne deriva ha assunto sempre più importanza.
Innanzitutto, secondo l’art. 1839 del codice civile, nel servizio delle cassette di sicurezza, la banca risponde verso l'utente per l'idoneità e la custodia dei locali e per l'integrità della cassetta, salvo il caso fortuito. Quindi la banca deve assolutamente garantire che le cassette di sicurezza di trovino fisicamente in un locale idoneo e sorvegliato con tutte le misure di sicurezza necessarie. Solo il caso fortuito esonera la banca da responsabilità nella custodia (ad esempio un terremoto), mentre la banca è per esempio responsabile nel caso di rapina o furto, visto che queste ipotesi sono assolutamente prevedibili e non sono certo frutto di caso fortuito.
Normalmente il contratto può essere fatto da una sola persona o da più persone e si può prevedere che nel caso di più persone, esse siano tutte presenti per l’apertura della cassetta di sicurezza oppure che ognuna di esse, autonomamente, possa accedere alla cassetta.
Il contratto prevede il pagamento di un canone mensile o annuale che cambia a seconda della grandezza della cassetta di sicurezza o a seconda della banca che viene scelta (attualmente la media è di dieci euro al mese).
Viene data una chiave al titolare che, insieme con un’altra chiave in possesso della banca, può aprire la cassetta quando vuole. Normalmente, una volta entrati nel locale delle cassette di sicurezza, il titolare viene lasciato solo per motivi di riservatezza per depositare o prelevare dalla cassetta ciò che vuole (contante, gioielli, ecc.).
Se il titolare muore, però, la banca può consentire l’apertura della cassetta di sicurezza solo in presenza di tutti i legittimi eredi.
Se il contratto è scaduto e sono passati almeno sei mesi senza il pagamento del canone dovuto, la banca può chiedere al giudice di pace l'autorizzazione ad aprire la cassetta e l’apertura deve avvenire con l'assistenza di un notaio che dovrà fare l’inventario di quanto in essa è contenuto.
Molte banche impongono un limite di valore al contenuto della cassetta (ad esempio non superiore a 100 mila euro) e associano anche un contratto di assicurazione con pagamento ulteriore per garantire il rimborso nel caso di furti o rapine.
Carlo Crapanzano