Si parla di Ponte sullo Stretto di Messina quale investimento infrastrutturale importante per il futuro del Paese e di come reperire i 13,5 miliardi necessari, ma non si parla affatto degli interventi per contrastare la grande emergenza che sta colpendo il nostro territorio, quella della carenza d'acqua. Non è soltanto un problema climatico, ma di approvvigionamento per le esigenze di vita delle nostre famiglie e di sopravvivenza della nostra agricoltura. Allora, il primo investimento infrastrutturale da realizzare, prima del Ponte sullo Stretto, dovrebbe essere finanziare un piano di dighe, chiuse ed invasi per trattenere l’acqua ed utilizzarla nei momenti di bisogno. Occorre fare in fretta perché di acqua ce n'è sempre di meno. Innanzitutto, andrebbe preservata l’acqua del Po: un'ipotesi è quella di realizzare una grande diga e poi le altre opere necessarie, a seguire. Tanto per guardarci intorno, cosa hanno fatto nella Valle del Nilo? Le dighe!
Buona domenica e buona settimana.
Roberto Cota