Le autovetture con motore a combustione interna continueranno ad essere immatricolate anche dopo il 2035. Dovranno però funzionare con carburante sintetico, anziché a benzina o a gasolio. Questa è la decisione che, per il momento, è stata assunta a livello europeo. Il punto è che l’Italia, oltre che ai carburanti sintetici, voleva consentire anche l’'mpiego dei carburanti bio. Tutte e due le tipologie di propellente sono neutre dal punto di vista della emissione di CO2 che è l’elemento che dovrebbe interessare quanto alla tutela dell’'mbiente. Non c'è dunque una ragione scientifica per fare questo tipo di discriminazione. Eppure, il carburante sintetico è a tecnologia tedesca, quello bio a tecnologia italiana (Eni soprattutto). Con l’Europa siamo alle solite! Dietro i grandi principi c'è una spietata lotta di interessi. Il nostro governo sta giocando una partita complessa, su più fronti (ad esempio immigrazione e Pnrr) e non può permettersi di reagire in maniera scomposta, ma questa posizione, frutto dell'applicazione di due pesi e due misure, non può passare. La tutela del nostro sistema industriale e produttivo non è un valore secondario e i tedeschi lo sanno bene.
Buona domenica e buona settimana.
Roberto Cota