La decisione della Corte Penale Internazionale di emettere un mandato di arresto nei confronti di Putin ha delle conseguenze politiche molto gravi. Allontana la pace, almeno finché Putin ed i suoi fedelissimi deterranno il potere in Russia. Non entro nel merito delle argomentazioni giuridiche connesse perché, gioco forza, le accuse dovranno essere successivamente dettagliate, sia in ordine ai fatti, sia alle responsabilità personali conseguenti alla catena di comando, che vanno provate caso per caso. A ogni modo, i risvolti politici della decisione adottata non sono di poco conto in quanto è stato emesso un provvedimento grave e simbolico in un momento assai delicato. Potremmo dire che non è stata messa benzina sul fuoco, ma dinamite. Ora lo schema non può che essere quello di attendere che Putin venga detronizzato con tutte le conseguenze del caso in ordine alla sua eliminazione dalla scena politica. Inoltre, è evidente la forma di pressione esercitata nei confronti della Cina perché abbandoni l’alleato. Se queste situazioni, però, non dovessero verificarsi in tempi brevi, la tempistica della decisione adottata potrebbe avere ripercussioni molto negative in termini di perdita di vite umane.
Buona domenica e buona settimana.
Roberto Cota