13-03-2023 -- E’ di circa un mese fa la decisione del Consiglio di Stato (sentenza 13 febbraio 2023, n. 1489) che stabilisce che i dehors vanno smontati dopo sei mesi.
Durante la pandemia, l’art. 181 del Decreto-Legge 34/2020 permetteva ai titolari di concessioni o di autorizzazioni concernenti l'utilizzazione del suolo pubblico di non pagare nulla dal primo maggio fino al 31 dicembre 2020 (i cosiddetti dehors). Tale misura è stata continuamente prorogata, fino ad arrivare all’ultimo decreto ‘milleproroghe’ (Decreto-Legge 198/2022) che rinvia ulteriormente al 31 dicembre 2023.
Si badi bene che tale termine del 31 dicembre 2023 potrebbe essere ulteriormente prorogato dal Parlamento.
Tuttavia, con la sentenza 1489 del 13 febbraio scorso, il Consiglio di Stato ha precisato che solo le ‘strutture’ che lievemente modificano il paesaggio urbano non hanno bisogno di autorizzazione. Ci sono strutture, invece, che assumono il tratto dell’immutabilità e più che riguardare l’edilizia libera, riguardano strutture edilizie stabili e di non facile smontaggio.
Secondo il Consiglio di Stato, l’occupazione di ampi tratti di marciapiedi o strade pubbliche che avvenga con strutture complesse (ad esempio i dehors chiusi su più lati) necessita di autorizzazione edilizia specifica e comunque non può durare più di 180 giorni, al di là del fatto che per adesso l’occupazione è gratuita.
Vedremo, dopo questa sentenza, cosa deciderà il Parlamento per il prossimo anno.
Carlo Crpanzano


