06-02-2023 -- L’estradizione è una modalità di accordo tra Stati per la “consegna” di una persona dallo Stato in cui si trova ad altro Stato (cosiddetto richiedente), che abbia richiesto la presenza della persona per sottoporla al processo o alla esecuzione di una sentenza di condanna o di altro provvedimento restrittivo della libertà (artt. 697 e 720 codice di procedura penale).
Innanzitutto, l’estradizione è ammessa solo se il fatto per cui è stata chiesta è previsto come reato sia dalla legge penale italiana, sia da quella straniera. Non è ammessa, invece, se la persona è già stata giudicata in Italia e condannata con sentenza irrevocabile (sarebbe assurdo estradarla in un altro Stato per essere sottoposta a un altro processo per gli stessi fatti per i quali è già stata condannata).
In sintesi, esistono due procedimenti di estradizione, ‘passiva’ (per l’estero) e ‘attiva’ (dall’estero).
L’estradizione passiva per l’estero non è ammessa per reati politici o se la persona estradata potrà subire all’estero discriminazioni o potrebbe essere condannata alla pena di morte (vietata in Italia). E’ necessaria la richiesta formale dello Stato estero all’Italia e decide la Corte d’Appello alla presenza dell’interessato (che può dare il consenso all’estradizione) e del suo difensore. Contro la decisione della Corte d’Appello si potrà presentare ricorso in cassazione. Nel caso venga concessa l’estradizione, il ministro della giustizia deve decidere entro 45 giorni e la consegna allo Stato estero avviene entro i 15 giorni successivi.
Normalmente l’estradizione avviene in regime di reciprocità, cioè deve esistere una convenzione tra gli Stati che ammetta l’estradizione (ad esempio tra Italia e Francia, tra Italia e Polonia e così via).
Si ha il caso della riestradizione quando l’Italia, a sua volta, richiede allo Stato estero al quale ha consegnato una persona, che la stessa debba rientrare in Italia.
L’estradizione ‘attiva’ è la procedura di richiesta ad uno Stato estero che una persona venga portata in Italia. In questo caso, si seguono le regole dello Stato al quale chiediamo la consegna della persona (così come, nella estradizione passiva si sono applicate invece le regole italiane).
Carlo Crapanzano