PIEMONTE - 24-01-2023 -- Oggi l’Aula di Palazzo Lascaris ha approvato all’unanimità la proposta di legge che regolamenta l’attività di tatuaggio e piercing, presentata dalla Consigliera del M5S Sarah Disabato.
"E’ un grande risultato al quale abbiamo convintamente contribuito e che abbiamo sottoscritto per almeno tre ragioni - commenta il consigliere PD Diego Sarno - . In primo luogo, questa legge introduce importanti novità riguardanti la formazione necessaria per poter esercitare le attività di tatuaggio e piercing: l’attestato rilasciato sarà non soltanto una garanzia per chi vorrà usufruire di tali servizi, ma anche l’occasione per ridare dignità e autorevolezza a una professione ancora troppo spesso additata come 'di serie B', nonostante la qualità artistica e l’esperienza necessaria per operare nel settore.”
“In secondo luogo - prosegue Sarno - si tratta di riaffermare un principio di legalità: questa legge, introducendo norme e sanzioni che regolamentano un settore finora lasciato a briglia sciolta, permette una maggiore tutela verso i consumatori, ma rappresenta anche un chiaro segnale per quella maggioranza di tatuatori che, guidata da buon senso e volontà di tutelare i propri clienti, ha sempre garantito alti standard professionali e tecnico-sanitari, restituendo loro dignità a partire dall’allontanamento di quanti agivano fuori dalle regole”.
“Infine - continua il consigliere dem – introduce il tema del tatuaggio medico: garantire la gratuità per interventi di questo tipo, pensati per favorire la guarigione fisica e psicologica a seguito di interventi come quelli di rimozione di tumori al seno, è una questione di allargamento e tutela della sanità pubblica, qualcosa che evidentemente salutiamo con favore.”
“Siamo dunque grati - conclude Sarno - alla Consigliera del Movimento 5 stelle, Sarah Disabato non solo per avere provveduto alla stesura di una legge che tutela tanto i fruitori del servizio quanto gli erogatori, ma anche per avere ribadito un principio, quello del valore della sanità pubblica, che speriamo guidi questa maggioranza anche nel prossimo anno e mezzo, dopo 3 anni e mezzo passati ad avversarlo in favore della sanità privata. Non nutriamo tuttavia false aspettative: le destre hanno dimostrato nei fatti e anche nelle scelte lessicali a commento di questa legge, di non vedere quello alla salute come un diritto, quanto a volte come un dono calato dall’alto e che, come tale, non dev’essere necessariamente garantito”.


