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16-01-2023 -- Il 15 dicembre 2021 è stata presentata alla Commissione europea la direttiva sull’efficientamento energetico.
Le nuove norme europee (non ancora approvate), prevedono che dal 2030 tutte le nuove case debbano avere zero emissioni. Per le case già esistenti si deve intervenire per portarle a zero emissioni entro il 2050.
Per intenderci, la classe A è quella a zero emissioni, la classe G è la più inquinante.
Circa il 60% delle case in Italia appartiene alle classi G ed F e per portarle a classi migliori bisogna ristrutturarle, con enorme dispendio di energie economiche entro il 2033, cioè entro i prossimi dieci anni e portarle a zero emissioni entro il 2050. Le case che non verranno adeguate, perderanno ovviamente molto del loro valore economico e sarà difficile venderle.
Saranno esentati dalle ristrutturazioni gli edifici storici, le chiese, i fabbricati temporanei con un tempo di utilizzo non superiore a due anni, i siti industriali, le officine e gli edifici agricoli non residenziali a basso fabbisogno energetico, gli edifici residenziali che sono usati o sono destinati ad essere usati meno di quattro mesi all'anno e i fabbricati indipendenti con una superficie utile coperta totale inferiore a 50 metri quadri.
Il mercato immobiliare italiano si appresta, quindi, ad essere praticamente distrutto se verranno approvate queste nuove norme dall’Unione europea.

Carlo Crapanzano


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