
VERCELLI 21-12-2022 Il progetto “Il Sito di Santa Maria Maggiore di Vercelli, un contesto bioarcheologico di ricerca e
formazione” ha recentemente ottenuto un importante finanziamento dalla Fondazione Cassa Risparmio di
Torino, nell’ambito del Bando Erogazioni Ordinarie 2022.
Il progetto è stato presentato dall’Università degli Studi dell’Insubria (Ente capofila), responsabile
scientifico Marta Licata, Dipartimento di Biotecnologie e Scienze della Vita (direttore Professor Luigi
Valdatta), e dall’Università del Piemonte Orientale (Ente partner), responsabile scientifico Eleonora
Destefanis, Dipartimento di Studi Umanistici (direttore Professor Michele Mastroianni).
Grazie a questo finanziamento sarà possibile proseguire le indagini bioarcheologiche iniziate nel
2020 su invito dell’Ufficio Beni Culturali, Edilizia di Culto della Diocesi di Vercelli e in particolare
dell’architetto Daniele De Luca e dell’ingegnere Fabrizio Tabacchi, sotto la supervisione della
Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-
Ossola e Vercelli e in particolare della dottoressa Francesca Garanzini.
Il proseguimento della ricerca è volto a incrementare la conoscenza biostorica del contesto
attraverso la compresenza di indagini archeologiche, antropologiche, archivistiche, entomologiche, con
l’obiettivo di incentivare la prossima apertura al pubblico di un museo del sito.
Nel 2021 grazie al primo contributo ricevuto sempre da Fondazione Cassa di Risparmio di Torino
era stato possibile intraprendere saggi archeologici che avevano portato alla scoperta di parte della
pavimentazione originaria del locale sotterraneo di epoca settecentesca, nonché di lacerti di murature
pertinenti alle fasi di occupazione precedenti. Erano stati soprattutto effettuati recuperi bioarcheologici
all’interno di due camere funerarie e si era effettuato il trasporto di una mummia – un’adolescente sepolta
con un’iscrizione funeraria che recita Prima che la malizia mutasse il suo intelletto all’età di sedici anni –
presso l’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano, per procedere con le analisi di Tomografia Assiale
Computerizzata (analisi condotte dal dottor Carmelo Messina).
Il sito bioarcheologico di Santa Maria Maggiore è destinato a essere indagato nel tempo e senza
interruzioni fino a raggiungere la completa emersione di tutte le evidenze antropologiche e, anche
attraverso ulteriori approfondimenti archeologici, potrà apportare un importante contributo alla
conoscenza dell’intera insula episcopalis vercellese e alla sua lunga vicenda storica.


