
Quella dei migranti non è l'emergenza più impellente per il Paese: il caro bollette è certamente un problema più assillante. Chi soffia sul fuoco su questo tema alla ricerca di facili consensi, oggi rischia di sbagliare i calcoli. Detto questo, il Presidente del Consiglio nella vicenda dell’Ocean Viking non ha commesso errori o fatto dichiarazioni improvvide verso la Francia. Ha semplicemente chiesto il rispetto del principio di solidarietà che dovrebbe vigere a livello Ue per l'accoglienza dei migranti. La reazione francese è sproporzionata e dettata da ragioni politiche interne, figlie di un inqualificabile pregiudizio verso il nostro governo. La reazione della nostra sinistra è persino peggiore, in quanto non esita a giocare di sponda all'estero per screditare l’ esecutivo. Ciò avviene in quanto si respira da quelle parti una mancanza totale di leadership. Certo, il Presidente del Consiglio ha l’esigenza di darsi delle priorità ed in Europa oggi occorre costruire prima di tutto un fronte diplomatico per affrontare l’emergenza economica, fronte che non può prescindere dalla Francia. Ma a tutto c'è un limite e la Meloni non poteva far finta di niente. Del resto, questo è un governo eletto dal popolo che ha sancito il ritorno della politica e che non risponde a poteri o interessi esterni. Di questo, tutti dovranno farsene una ragione. Dunque, ci sta che anche sulla questione migranti le cose vengano puntualizzate per pretendere che l'Europa adotti una linea chiara e che si faccia carico del problema in base al principio della solidarietà.
Buona domenica e buona settimana.
Roberto Cota


