
Ieri a Novara si è svolto un interessante convegno sulla “Prevenzione dei tumori della testa e del collo“. L'argomento era specifico, ma la presenza del ministro Zangrillo, necessariamente, ha alzato l’asticella dell'evento e nella parte introduttiva si è parlato di politiche sanitarie. Il ministro, molto opportunamente, ha manifestato l’apprezzamento rispetto ad una sanità che finalmente esce dal Covid e riprende a parlare d’altro: cioè a come affrontare la cura delle altre patologie ed anche a come realizzare i necessari interventi infrastrutturali (cioè gli ospedali). Allora ,si scopre che il nostro paese dal punto di vista degli ospedali, è in in ritardo. Ritardo che era precedente al Covid. Ad esempio, a Novara il nuovo Ospedale attende da anni che sia posata la prima pietra e non si vedono dal 2014 significativi passi avanti nel relativo procedimento amministrativo. Il Governo Meloni, tra i tanti problemi, avrà anche questo. Questo governo non potrà nascondersi dietro il Covid e non potrà contare su una certa distrazione dovuta in allora al fatto che gli spazi televisivi erano spesso occupati da virologi impegnati a costruirsi una carriera da star. Merita un incoraggiamento in più. Buona domenica e buona settimana.
Roberto Cota


