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31-10-2022 -- Qualche utente si sarà accorto che per due divieti di sosta, ad esempio, effettuati in due anni, ha pagato sanzioni diverse e la seconda sanzione è stata più ‘cara’.
L’adeguamento delle sanzioni del codice della strada avviene ogni due anni e viene disposto con un decreto apposito alla fine del secondo anno (l’ultimo è del dicembre 2020).
Il parametro di riferimento è l’inflazione dei prezzi al consumo per impiegati e operai.
Il prossimo aumento è previsto dal primo gennaio 2023, ma con l’inflazione altissima di questo periodo (circa l’11,9% su base annua), si rischia un aumento delle sanzioni stradali di circa il 10%. Una bella stangata in questo periodo già economicamente difficile.
Per fare degli esempi, il divieto di sosta andrebbe da 42 euro a 46 euro, l’uso del cellulare alla guida da 165 euro a 181 euro (stesso importo è previsto per il superamento dei limiti di velocità tra i 10 e i 40 km/h, mentre la medesima violazione della fascia tra i 40 e i 60 km/h andrebbe da 543 euro a 597 euro).
Non sarebbe male se la politica si facesse carico anche di questo aspetto, bloccando ad esempio e provvisoriamente l’aumento biennale delle sanzioni.

Carlo Crapanzano


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