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cota roberto

Zelenski prima di essere il Presidente della Ucraina è stato un comico, un attore, un personaggio televisivo molto popolare. Anche grazie a queste caratteristiche è diventato presidente.Con la guerra è stato velocemente elevato al ruolo di statista planetario, anche da parte di chi fino a qualche mese prima lo snobbava. Lo è veramente? Davvero le difficoltà hanno fatto emergere delle doti nascoste di leadership tanto importanti? Un’ analisi ponderata nei mesi scorsi era impossibile. Chi osava dire qualcosa a proposito del comportamento di Zelenski veniva bollato come amico di Putin. L’iper protagonismo sulla gestione della guerra ed il continuo buttare benzina sul fuoco, caratteristiche del Presidente ucraino, erano insindacabili. Eppure, i suoi comportamenti sono stati in diverse situazioni più che discutibili. In questi giorni, però, si è aperta una breccia rispetto ad una informazione che, sul punto, potrebbe essere definita di regime. L’oggetto della critica è stato un’intervista con relativo servizio fotografico rilasciata della moglie di Zelenski insieme al marito sulla rivista glamour Vogue. Qualche appunto si è levato, tanto da coniare la definizione di “guerra patinata”. Già, perché il protagonismo ad ogni costo, non solo stride con i morti e gli stenti a cui è sottoposta la popolazione, ma anche diventa elemento di ostacolo ad una soluzione pacifica. Trattare Zelenski con obiettività e non sempre come un eroe a prescindere gioverebbe alla causa di una fine più vicina del conflitto.

Buona domenica e buona settimana.

Roberto Cota

 

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