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cota roberto

E’ cominciata subito la campagna elettorale dopo la fine improvvisa della Legislatura. La sinistra, da un lato cerca di appropriarsi politicamente della figura di Draghi, dall'altro di scaricare il cerino della fine anticipata della Legislatura, che sarebbe avvenuta, a suo dire, a causa di un comportamento irresponsabile in un momento molto delicato per la vita del Paese. Questo atteggiamento è assolutamente strumentale.
Certo, votare alla scadenza naturale sarebbe stato preferibile, ma alcune cose vanno ribadite in modo forte e chiaro.
1) Dal 2011 il Premier non viene indicato dagli elettori e questo è assolutamente anomalo.
2) Draghi è un uomo straordinario, ma ha scelto di fare il Presidente del Consiglio e, in una democrazia, per fare questo lavoro occorre essere leader di un partito e prendere i voti, o, in alternativa, misurarsi con i partiti esistenti. Nessuno può sfuggire a queste regole.
3) Le elezioni si sarebbero comunque svolte nel 2023. Votare sei mesi prima non può essere la fine del mondo.
4) La presenza al governo di forze eterogenee e politicamente incompatibili è stata in molte situazioni deleteria e di ostacolo all’azione del governo stesso.
5) In questa campagna elettorale, piuttosto che sulla fine del Governo Draghi, sarebbe meglio concentrarsi sui programmi che dovrà portare avanti chi sarà eletto.
Buona domenica e buona settimana.

Roberto Cota

 

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