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BIELLA/VERCELLI 18-07-2022 L’iniziativa del gruppo consiliare del Piemonte è iniziata con un viaggio sul territorio nel mese di marzo e da allora sono stati più di 1300 i km percorsi in lungo e in largo per il Piemonte: venerdì 15 luglio  il Gruppo pd ha fatto tappa a Biella e Vercelli. Al centro del dibattito, tre anni di Giunta Cirio. <Le false promesse e i fallimenti sono camuffati bene dietro titoli sensazionali che traggono in inganno – spiega il presidente del gruppo Pd a Palazzo Lascaris Raffaele Gallo – . Di fatto basta ascoltare i territori per capire quanta solitudine ci sia. Biella e Vercelli lamentano entrambe la scarsa attenzione della Giunta di centrodestra che ha fatto tante promesse ma che poi si è persa per strada. Abbiamo un sistema sanitario pubblico in ambasce, benché presenti eccellenze che andrebbero avvalorate con assunzioni e iniezione di personale. Che cosa ne è nel Parco della Salute? Cirio ha fatto il giro nel Piemonte per raccogliere i sogni nel cassetto dei sindaci ma non ne è nato nessun progetto di lungo orizzonte, che crei sviluppo, rilancio e lavoro per un Piemonte che corre il rischio di essere fanalino di coda del nord Italia>.

A cominciare proprio dalla viabilità, Biella da tempo chiede di essere collegata in modo più agevole al capoluogo. <Il Biellese per crescere ha bisogno di collegamenti con Torino, Milano che favoriscano scambi commerciali e culturali – spiega Alberto Avetta, consigliere regionale Pd, presente al tour dem - invece rimangono tutti sul tavolo i problemi di isolamento del Biellese dal punto di vista infrastrutturale che il PNRR avrebbe potuto contribuire in modo decisivo ad affrontare. A Vercelli e in Val Sesia le cose non vanno meglio, con collegamenti cancellati che isolano i cittadini>

<Restiamo una realtà che comincia a riprendere fiato economicamente – commenta Rita De Lima del circolo di Biella - ma senza investimenti e visione non possiamo fare da soli. Non ce la faremo>.

A Vercelli è la segretaria Mariella Moccia a sottolineare le problematiche del territorio e a ricordare come <un territorio a forte vocazione agricola e risicola non abbia avuto il giusto ritorno dalla Giunta che per la gravissima siccità che sta mettendo in ginocchio intere filiere non sta facendo nulla. Sull’ambiente e sulle energie rinnovabili abbiamo avuto solo slogan ma di concreto nulla è stato proposto>

Diego Sarno si esprime sul gioco d’azzardo patologico <La Giunta Cirio ha cancellato con un colpo di spugna la legge Chiamparino che funzionava. Chi è malato dev’essere tutelato e accompagnato, la legge del centrodestra guarda alle lobby e non alle famiglie e ai più deboli> mentre Monica Canalis ricorda <l’incompetenza e l’approccio distruttivo ed ideologico su temi sociosanitari, le politiche per gli anziani, i minori, gli stranieri. La scellerata gestione delle Rsa durante la pandemia è un esempio emblematico degli errori e dei ritardi della Giunta Cirio. Assistiamo a una politica dei servizi sociali ideologicizzata e fondata sulle contrapposizioni, una su tutte il Ddlr “allontanamento zero” che mette a rischio la tutela e protezione dei minori>.

Per Domenico Ravetti, <questa destra aveva fatto dell’autonomia un cavallo di battaglia in campagna elettorale, e si è poi limitata a diventare una commissione di lavoro, mai convocata dall’inizio della legislatura. Stesso dicasi per quella sul PNRR, che avevamo chiesto e che ci è stata negata. L’hanno inserita proprio in quella dedicata all’autonomia, e di fatto non se n’è fatto nulla>

Il nervo scoperto più caldo è però quello della sanità, tema sottolineato dai consiglieri Daniele Valle e Domenico Rossi: <Stiamo sprecando una grande opportunità. L’esperienza della pandemia e il PNRR avrebbero dovuto essere un’occasione per ridisegnare il modello della sanità regionale, mentre si farà solo un’operazione di ristrutturazione edilizia. Mancano visione e programmazione, così come manca la capacità di intervenire sui problemi urgenti, a partire dalle liste d’attesa.> E aggiungono i consiglieri dem <Chiediamo da inizio legislatura un piano di assunzioni straordinario, perché senza personale non ci sono servizi sanitari. Oggi siamo di fronte a una categoria che ha dato tanto, ma che non può più reggere i carichi di lavoro attuali. Solo così, inoltre, si può affrontare davvero il tema delle liste d’attesa. L’alternativa è una privatizzazione strisciante, che è sotto gli occhi di tutti. Solo chi ha le risorse si cura rivolgendosi al privato. Gli altri rinunciano a curarsi> .

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