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cota roberto

Si discute di nuova legge elettorale e segnatamente di un ritorno al sistema proporzionale. Il proporzionale è sempre stato gradito ai partiti strutturati.Tot. voti, tot. seggi. Nella Prima Repubblica, del resto, funzionava così. Non era sbagliato. A chi obietta che tale sistema non semplifica il quadro politico, basta rispondere che mai come oggi (oltre al proporzionale esistono anche i collegi uninominali), in Parlamento sono presenti una miriade di gruppi che si sono formati dopo il voto. Per evitare la proliferazione dei partiti, basta introdurre lo sbarramento che è una caratteristica dei sistemi “proporzionali moderni”. Inoltre, per garantire la governabilità, altra sbandierata preoccupazione dei detrattori del proporzionale, basta introdurre un premio di maggioranza compatibile con i principi stabiliti dalla Corte Costituzionale (premio collegato ad una soglia minima di voti). Quanto alla critica circa la presunta mancata scelta degli eletti da parte degli elettori, precisato che l’argomento è stato anch’esso oggetto di valutazione da parte della Corte Costituzionale che ha stabilito che l’ elettore in qualche modo deve poter decidere rispetto alla indicazioni dei partiti, va detto: 1) i candidati dei collegi uninominali, in realtà, li scelgono i partiti, che collocano i dirigenti da far eleggere nei collegi blindati; 2) se si dovesse introdurre la preferenza e non la lista bloccata, il proporzionale sarebbe il sistema che meglio garantisce la scelta dell’elettore.Vedremo.
Buona domenica e buona settimana.

Roberto Cota

 


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