GEORGIA- 27-02-2022-- La travel blogger ossolana Francesca Rossi da tre mesi si trova in Georgia, nazione situata sulla linea di demarcazione tra Europa e Asia e un tempo repubblica sovietica. La Russia e il popolo russo, li ha nel cuore e nell'anima e li conosce molto bene e, anche se in Ucraina c' è stata solo una volta nel 2018, ha tanti amici ucraini tra i quali Roslan, di Kharkov, città sul confine con la Russia da cui ha dovuto fuggire.
Francesca rientrerà in Italia la prossima settimana dove si tratterrà per un breve periodo lavorativo per poi fare ritorno a Tbilisi, capitale della Georgia, se la situazione geopolitica lo consentirà. Contattata telefonicamente , Francesca, angosciata per le sorti dell' Ucraina e dei paesi confinanti, é un fiume in piena: "Sono giorni non facili, c'è un po' di preoccupazione in Georgia anche se il popolo della Georgia si sta dimostrando straordinario, con manifestazioni oceaniche, a differenza dell'Occidente.
La guerra in Ucraina ci riguarda molto da vicino, é a pochi chilometri di distanza. Le conseguenze le pagheremo tutti ma in primis le sta pagando il popolo ucraino. A me sembra che l' Occidente stia letteralmente dormendo e questo fa veramente male. Tutti i paesi dell' Unione Sovietica fanno parte di me, della mia vita, del mio lavoro, la preoccupazione è tanta e anche in Georgia, col discorso di questi due territori occupati, che facevano parte dell'Unione Sovietica, e che Putin vuole riprendersi... si spera che risparmi la Georgia e che smetta di fare pazzie in Ucraina. Io penso che l' Ucraina farà la fine della Crimea purtroppo.
Il ministro Lavrov e il capo dell'intelligence russo non erano d'accordo, ci sono dei video con le dichiarazioni di Putin che sono contrarie a tutto ciò; non reputo Putin un pazzo ma un ottimo calcolatore. Non so se si accontenterà dell'Ucraina, ho tanta paura per la Georgia. Per me l'Occidente in questo momento sta solo a guardare perché non si vuole mettere contro la Russia perché qui se parliamo di guerra, si tratta di guerra nucleare.
Sono orgogliosa del popolo di Tbilisi perché ogni giorno stanno dando veramente un grandissimo supporto al popolo ucraino, ci sono quotidianamente bagni di folla, di protesta nei confronti delle aggressioni da parte di Vladimir Putin e a queste manifestazioni vi partecipano anche tantissimi cittadini russi che sono in vacanza o vivono a Tbilisi.
Infatti c'è una foto ormai diventata iconica scattata di fronte al parlamento georgiano in cui un russo abbraccia una persona, tenendo un cartello che reca la scritta "sono un russo chiedo scusa" . La Georgia é un paese piccolo incastonato nel Caucaso, ci sono due zone occupate dalle milizie russe, la prima è la Abcasia (c'è stata una guerra lì nel 1992), una repubblica separatista e poi nel 2008 c'è stata la guerra dell' Ossezia del sud, ancora molto vivida nella memoria delle persone. Il mio amico Roslan che vive a Kharkov, città di confine con la Russia giovedì ha sentito dei boati alle cinque del mattino e velocemente è andato nel villaggio dove abita sua nonna. C'è un certo timore che Putin possa anche attaccare la Georgia avendo due territori occupati dalle milizie russe.
A proposito del mio viaggio in Ucraina nel 2018 l'impressione che ho avuto era di un paese con grossi problemi economici. Mi avevano sorpreso in modo positivo, i senza tetto che leggono Puskin in mezzo alla strada: comunque l'Unione Sovietica aveva portato un grado molto alto di cultura, Kiev mi era sembrata una città molto viva i giovani avevano voglia di fare, di creare.
Secondo me ora Zelensky sta facendo la figura di un grande presidente perché non sta abbandonando la sua gente. È vero che usciamo da due anni di pandemia, che l'economia è in ginocchio, che ci sono anche problemi sociali, che solo adesso si inizia a vedere uno spiraglio e quindi ci sia la voglia di evadere, ma trovo di cattivo gusto il fatto che nei post sui social si metta la bandiera ucraina e poi la foto della Milano Fashion Week: secondo me ci vuole un certo tatto, in questo momento , per una guerra che vede coinvolti tutti noi e che è alle porte dell' Europa.
Il prezzo più caro lo stanno pagando i civili, costretti ad abbandonare le proprie case a fuggire, a nascondersi, queste cose qui non dovrebbero più succedere nel 2022 in nessuna parte del mondo e specialmente in Europa. Per sensibilizzare sul tema bisogna parlarne di più a scuola e creare una maggiore mobilitazione da parte della popolazione civile con manifestazioni e incontri in cui si spiega la storia di questi paesi, sensibilizzare maggiormente le persone.
Ci tengo veramente a dire che Putin non rappresenta il popolo russo, io amo i russi, amo la Russia, per me è casa mia. Il popolo russo in questo momento sta facendo di tutto, dappertutto, nelle grandi città della Russia sta sfidando le autorità, scendendo in piazza a protestare in un posto in cui il dissenso non è ammesso, quello è veramente coraggio e dovremmo prendere ispirazione da loro, quindi io non accetto che il popolo russo sia crocifisso a causa dei suoi politici, questo è davvero inaccettabile".
Elisa Pozzoli



