PIEMONTE - 17-12-2021 - Su proposta dell’assessore regionale al Welfare, Chiara Caucino, la giunta regionale ha deciso di stanziare, 355mila euro per la realizzazione di interventi di assistenza psicologica continuativa in favore dei minori, in particolare per far fronte alle problematiche collegate o riferibili all’emergenza Covid 19. Come riporta il rapporto dell’Onu "COVID-19 and the Need for Action on Mental Health", la pandemia da Covid 19 si configura come un fattore di forte rischio per la salute mentale della popolazione in quanto "L’isolamento, la paura, l’incertezza, le turbolenze economiche, sono elementi che, specie se protratti nel tempo, causano gravi sofferenze psicologiche". La letteratura scientifica, oltretutto, sottolinea, a questo riguardo, che la condizione venutasi a determinare a causa della pandemia da Covid 19 può essere assimilata ad altre esperienze traumatiche; sono evidenziati fenomeni specifici quali ansia da isolamento e pericolo per la salute, con un significativo aggravamento delle patologie preesistenti, oltre ad un incremento dei fenomeni di violenza ed aggressività intra-familiare. Da queste considerazioni parte l'intervento regionale che va a coprire con il contributo tutto il 2021 e 2022, ma le risorse ricadranno sul bilancio regionale 2021-2023, con particolare riferimento al 2021. I fondi verranno ripartiti alle cinque Asl di appartenenza dei cinque Servizi di Psicologia sovra zonali sulla base dei seguenti criteri: 40% popolazione minorile residente e 60% minori inseriti in strutture residenziali.
Gli interventi saranno realizzati attraverso l’incremento del monte ore settimanale per personale convenzionato aggiuntivo, individuato tra gli operatori psicologi dell’area di competenze necessarie, fino al raggiungimento del monte ore massimo di 38 ore settimanali. Inoltre è previsto il reperimento di competenze esterne a tempo determinato attraverso apposite procedure di selezione. A occuparsene direttamente sarà quindi la Direzione Sanità e Welfare, Settore Politiche per i bambini e le famiglie, minori e giovani, sostegno alle situazioni di fragilità sociale.
"Se soltanto lo scorso anno era un dubbio ora è una certezza - spiega Caucino -. Le conseguenze della pandemia, in particolare le chiusure e la privazione forzata della socialità, causata dall’emergenza Covid19, hanno inciso in maniera significativa sulla salute mentale di numerosi soggetti, in particolare dei bambini che si sono visti, letteralmente, 'stravolgere il loro mondo' e che ora, per tornare all’auspicata normalità, necessitano di un sostegno psicologico".


