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rametta francesco

VERCELLI 10-12-2021 Dopo una degenza di sole 48 ore, sono già a casa i due pazienti sottoposti a questo intervento presso la Struttura di Cardiologia diretta dal Dr. Francesco Rametta.
Si tratta di pazienti che non potevano essere sottoposti ad interventi
come Angioplastica coronarica o Bypass in quanto l’estensione della
malattia alle coronarie non lo permetteva precisa il Dr. Rametta. Ogni
anno -continua Rametta- una percentuale non trascurabile di pazienti
presenta proprio questo problema. Molti pazienti che hanno un quadro
di malattia così diffusa ed estesa, hanno un’angina invalidante che
compromette anche le normali attività quotidiane. Inoltre i pazienti che
abbiamo trattato presentavano non solo angina ma anche una
disfunzione del microcircolo coronarico che abbiamo potuto studiare
grazie ad un sistema che pochi centri in Italia hanno e chiamato
Coroventis di Abbott.

Questa moderna tecnica - riporta il Dr. Fabrizio Ugo Responsabile
dell’Emodinamica- consiste nel posizionare tramite avanzate tecniche
interventistiche attraverso la vena giugulare destra, un piccolo sistema
miniaturizzato e molto sofisticato che permette di aumentare in modo
consistente l’ossigenazione cardiaca globale e quindi migliorare la
funzione del cuore e di ridurre fino abolire i sintomi invalidanti dei
pazienti. Questo sistema si chiama Coronary Sinus Reducer dell’azienda
GADA -prosegue il dr Fabrizio Ugo- ed è stato recentemente accettato
dalle ultime Linee guida Europee di Cardiologia come uno strumento
molto importante per la cura di questi malati.
Tra poco - precisa il Dr Fabrizio Ugo- partiremo presso la nostra
Cardiologia con uno studio dedicato proprio a questi pazienti e che ci
vedrà protagonisti a livello Europeo nella ricerca legata proprio allo
studio dei pazienti che presentano angina per disfunzione del
microcircolo.
Oggi assistiamo nella cura malati sempre più complessi ed ecco perché
è importante che la Cardiologia del nostro Ospedale si sia dotata di
questo rivoluzionario strumento che può davvero cambiare la qualità di
vita di questi malati – conclude il direttore generale dell’ASL Vercelli
Eva Colombo.

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