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ROMA - 09-12-2021 - "Un’attestazione di come sia cresciuta, a livello globale, la consapevolezza del ruolo rivestito dai territori montani per preservare la biodiversità e per difendere le risorse naturali nella grande partita che si sta giocando sul futuro del pianeta". Così il Presidente
 Sergio Mattarella nel celebrare, questa mattina al Quirinale, la Giornata internazionale della Montagna. Tra gli intervenuti tanti sindaci di aree montane e il direttore generale della FAO, Qu Dongyu. Mattarella, che ha riconosciuto la penuria dei servizi come uno dei fattori che favoriscono lo spopolamento delle aree montane, ha ricordato che la fruizione di alcuni di questi servizi è tutelata costituzionalmente; e l’art. 44 della Costituzione richiede attenzione alla montagna. "Il Piano nazionale di ripresa e resilienza - ha assicurato - intende essere strumento di un approccio nuovo, così come lo è la predisposizione di una nuova legge organica sulla montagna che non dimentichi l’aspirazione a un governo locale autonomo delle popolazioni, a suo tempo sancito da una legge del 1971. I valori vissuti nelle aree montane - solidarietà, sobrietà e spirito comunitario nel gestire le risorse, amore per la libertà - sottolineano l’esistenza di una cultura varia eppure omogenea, alla quale la comunità nazionale attenta guarda con sentimenti di ammirazione", ha chiosato Mattarella.

La montagna come modello di economia sostenibile al quale guardare, così come va valorizzato quanto di buono fatto, come la legge sui Parchi, approvata dal Parlamento giusto trent'anni anni addietro, "che ha rappresentato che ha rappresentato uno strumento importante per preservare la identità dei nostri territori. Penso anche al Testo unico in materia di foreste del 2018: si tratta di implementare con coraggio le norme tese a promuovere il nostro patrimonio forestale, nell’ambito delle iniziative assunte anche a livello europeo.
È un capitolo significativo, anche in direzione della lotta ai cambiamenti climatici", ha detto il Presidente.

Sul futuro delle genti di montagna e dei territori, Mattarella ha detto che questo "è legato alla capacità di guardare, coraggiosamente, alla costruzione di un presente che metta a fattor comune tutte le risorse, anche quelle sin qui trascurate, dall’agricoltura, alle energie alternative, alla gestione forestale, alla creazione di filiere produttive locali. Ma, accanto a tutto questo, occorre comprendere come la strada della formazione e della ricerca sia quella che permette di pensare alle zone montane come luoghi di produzione al tempo del digitale".

"Grazie al Presidente Mattarella che oggi ha accolto il i Sindaci e i rappresentanti del mondo economico della Montagna al Quirinale per una giornata importate, da tornare a celebrare insieme, come voluto oggi dalla ministra Gelmini con il ministro Garavaglia. Le parole del Presidente sono un monito ancora una volta per la politica, per delle politiche territoriali che sappiano incrociare il superamento delle disuguaglianze e delle sperequazione agli obiettivi di sviluppo armonico che l’Italia si dà nel pieno rispetto dell’'articolo 44 della costituzione" il commento di Marco Bussone, presidente nazionale Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani).

 


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