BORGOSESIA20-11-2021 Borgosesia virtuosa tra i comuni piemontesi per numero di vaccinati: secondo
un’indagine di Repubblica, risulta che la città guidata dal Sindaco Paolo Tiramani è al settimo posto in Piemonte
con 11.377 vaccinati, pari all’87,04% della popolazione vaccinabile (ossia ove 12).
Nell’indagine si sottolinea che il Sindaco è stato tra i volontari della sperimentazione del vaccino italiano Reithera,
elemento che potrebbe aver contribuito a convincere i suoi concittadini dell’importanza di sottoporsi alla
vaccinazione: «Non so se questa mia scelta personale possa aver influito sulle scelte dei borgosesiani – commenta
Paolo Tiramani – ma certo noi siamo stati il primo comune italiano ad avviare i controlli massivi tramite i test
sierologici, effettuati a maggio 2020 grazie al supporto del dottor Loro Piana, a sua volta un grandissimo sostenitore
della necessità di contrastare con mezzi scientifici la diffusione del virus. Sono orgoglioso che la mia città si ponga ai
vertici di una regione come il Piemonte, che è a sua volta ai vertici nazionali per il numero di vaccinati e che in
questo periodo è ai primi posti per la terza dose».
A Borgosesia, per convincere i dubbiosi, si era anche ricorsi ad incentivi quali la possibilità di praticare attività
sportiva gratuitamente negli impianti comunali: «Abbiamo lanciato questa sorta di provocazione nella convinzione
che, come lo sport è importante per il benessere psico-fisico delle persone, così il vaccino è l’unica arma che
abbiamo al momento per difenderci da un contagio potenzialmente mortale – aggiunge Paolo Tiramani – ed
effettivamente abbiamo ottenuto una buona risposta: qualcuno ci ha riflettuto, e ha deciso di vaccinarsi».
E a quel 13% scarso che non demorde, cosa dire?
«Purtroppo, continua ad esserci una frazione della popolazione che per vari motivi sceglie di non vaccinarsi: io sono
rispettoso delle posizioni di ciascuno – conclude il Sindaco – ma ritengo che proprio il rispetto della libertà di tutti
ed il senso civico dovrebbero essere alla base di una scelta che, ormai è ampiamente dimostrato, è l’unica in grado
di traghettarci fuori da questa perniciosa epidemia. Il mio auspicio è dunque che i dubbiosi ci ripensino, e per il
bene della collettività si vaccinino in modo da impedire al virus di circolare e rafforzarsi, e di permettere a tutti di
tornare a vivere una vita serena, senza paura di stringere la mano al prossimo».


