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SANTHIA' 20-10-2021 Dal consigliere comunale di Santhià Alessandro Caprioglio riceviamo e pubblichiamo

Prendiamo atto che il Consiglio dei Ministri riunitosi martedì 19 ottobre alle ore 17.10 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi, ha approvato il “Documento programmatico di bilancio per il 2022”, che illustra le principali linee di intervento che verranno declinate nel disegno di legge di bilancio e gli effetti sui principali indicatori macroeconomici e di finanza pubblica. Nell’ambito di intervento Fisco si indica il taglio dal 22% al 10% dell’Iva su prodotti assorbenti per l’igiene femminile.
In data 10/05/2021 scrivevo al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi, al Ministro Maria Rosaria Carfagna e al Governatore della Regione Piemonte onorevole Alberto Cirio la seguente missiva: «Povertà mestruale in crescita, il Governo prenda esempio dall’appello del Comune di Firenze»
Con la presente vi chiedo un intervento in merito all’IVA sui prodotti igienici femminili legati al ciclo mestruale. Solo in Italia può essere considerato bene di prima necessità il tartufo e non i prodotti sanitari ed igienici femminili necessari per il ciclo mestruale. All’estero la tampon tax è già stata abolita in diversi Stati (si pensi ad esempio a Scozia ed Australia dove i
presidi vengono addirittura distribuiti gratuitamente nelle scuole): è ora di portare alla civiltà anche il nostro». Per questo ho inserito nel programma elettorale della mia lista civica Uniti
per la Rinascita questa tematica.  «In questi mesi di pandemia la problematica della povertà mestruale è emersa con ancora più forza - prosegue - Proprio lo scorso giovedì la Caritas ha rivelato alla stampa locale che, da marzo a dicembre del 2020, gli assistiti in città sono aumentati del 33%. In media il ciclo mestruale per una donna costa 126 euro l’anno di cui circa 23 euro sono di Iva; se pensiamo che nel corso di una normale esistenza femminile, dal menarca alla menopausa, le mestruazioni sono presenti circa 500
volte i conti sono presto fatti».
Un argomento, quello dell’abolizione della tampon tax affrontato anche dai quotidiani nazionali tra cui il Riformista e il Corriere nella rubrica Dataroom di Milena Gabanelli. L’Iva, applicata sui prodotti di largo consumo, è stabilita per legge e la tassa ricade interamente sul consumatore finale. La classificazione dei prodotti in commercio in Italia suddivisa per fasce di imposta dipende da un Decreto del Presidente della Repubblica del 1972.
La norma indica i beni che possono essere considerati imprescindibili o essenziali ad una tassazione agevolata. Lasciando che ogni altro prodotto rientri nel più ampio calderone con l’Iva al 22%. Ad avere una tassazione agevolata ci sono tutti i «giochi» che cadono sotto l’ombrello dei monopoli, come le scommesse e il gioco del lotto, monete e lingotti d’oro ma anche i volantini e i manifesti elettorali. Iva ridotta al 10% anche per carne, birra, cioccolato, tartufo, merendine e persino basilico e rosmarino. Se in Italia assorbenti e pannolini
non godono di “privilegio” alcuno (lo Stato incasserebbe dalla vendita dei primi circa 65milioni di euro secondo l’indagine pubblicata da Fater Group) all’estero le cose si sono mosse in modo diverso: la Francia ha portato l’imposta dal 20% al 5.5%, l’Olanda al 6%, in Inghilterra è stata ridotta dal 17,5% al 5,5%, mentre in Belgio la diminuzione è stata dal 21% al 6%. L’Irlanda, così come il Canada, la ha invece addirittura abolita.
Vi chiediamo di voler ricondurre ogni azione al fine di arrivare anche nel nostro Paese all’Iva agevolata per tali prodotti.
«Nei giorni scorsi il Consiglio comunale di Firenze ha approvato la mozione della quarta commissione consiliare sulla “Tampon Tax", chiedendo di verificare con le farmacie e la
municipalizzata la possibilità di applicare prezzi particolarmente contenuti e promozionali sui prodotti sanitari ed igienici femminili quali tamponi interni, assorbenti igienici esterni, coppe e spugne mestruali, ritengo questo un provvedimento valido e percorribile anche nel nostro territorio; inoltre, si potrebbe chiedere altresì la collaborazione di esercenti e del comparto della grande distribuzione. Il Comune da solo non può farsi carico dell’intera abolizione dell’Iva da questi dispositivi, ma con l’aiuto di tutti è possibile dare una svolta significativa a tante persone».
In questi mesi abbiamo condotto uno studio su questo tema e un mio giovane candidato ha approfondito l’utilizzo dei social network applicato al sociale e ci siamo accorti di quanto questi siano strumenti estremamente importanti per sensibilizzare le persone su tematiche di impegno civile: la tampon tax appartiene a questa categoria. In tanti si stanno battendo online per la sua eliminazione e anche noi possiamo fare la nostra parte; l’uguaglianza di genere si può raggiungere solo abbattendo barriere, inique. Non stiamo parlando di beni di lusso, bensì di prodotti di prima necessità: quando si nasce donne non si può scegliere se avere o meno le mestruazioni» chiediamo
un vostro intervento risolutivo su tale tematica-
Il gruppo Uniti per la Rinascita che ho il piacere di presiedere esprime soddisfazione per le deliberazioni prese in quanto esse non fanno altro che prendere in considerazione il nostro punto programmatico contenuto nel piano elettorale della nostra Lista Civica. Nel passaggio ”EQUITÀ SOCIALE E DI GENERE” indicavamo, infatti, di Abolire la “tampon tax” con queste parole: “Faremo il possibile per trovare un accordo con le farmacie private e la farmacia comunale attualmente gestita da Anteo al fine di applicare prezzi particolarmente contenuti e promozionali sui prodotti sanitari ed igienici femminili, quali tamponi interni, assorbenti igienici esterni, coppe e spugne mestruali. Si potranno ricercare collaborazioni anche con gli esercenti e con il comparto della grande distribuzione. Il Comune da solo non può farsi carico dell’intera abolizione dell’Iva su questi dispositivi, ma con l’aiuto di tutti è possibile dare una svolta significativa alla questione, che, così com’è oggi, pare profondamente iniqua». Una vittoria, quindi, non solo per noi ma per tutta la comunità italiana. Voglio ringraziare Lorenzo Pisa,uno dei miei giovani canditati che per primo ha studiato la problematica e posto la criticità nel nostro programma.

Dott. Alessandro Caprioglio

 

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