BIELLA 19-04-2021 Mentre prosegue l'articolata campagna virale #futurosospeso sui social network, le associazioni e i comitati
che sollecitano la riattivazione di tutte le tratte ferroviarie sospese del Piemonte avviano un dialogo con il
Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini. In una lettera trasmessa nei
giorni scorsi, le organizzazioni piemontesi hanno sintetizzato al Ministro la situazione esistente dopo la
sospensione di molte linee, dal 2012, e pari a circa un terzo dell’intera rete ferroviaria regionale.
Partendo dai casi emblematici della linea elettrificata Pinerolo-Torre Pellice (sospesa nel 2012 e la cui
riattivazione, prevista per il 2019, non ha avuto seguito), della Asti - Castagnole delle Lanze - Alba (che la
Regione Piemonte vorrebbe sopprimere definitivamente trasformando i binari in una anacronistica pista
ciclabile) e della Cuneo-Ventimiglia/Nizza (premiata come "Luogo del cuore" dal FAI per la sua particolare
bellezza che ancora una volta ha dimostrato le sue potenzialità e meriterebbe un servizio adeguato, anziché
il disinteresse dell'amministrazione regionale), le organizzazioni della campagna hanno evidenziato al
Ministro le incongruenze attuali rispetto agli orientamenti strategici proposti dall'Unione Europea, che
vedono centrali proprio i temi connessi alla sostenibilità ambientale e dei trasporti.
«Le linee ferroviarie sono essenziali per la mobilità pendolare di lavoratori e studenti, in chiave turistica e
utili a contenere il traffico veicolare e le relative emissioni che causano i gravi problemi di inquinamento
atmosferico che affliggono questa parte della pianura Padana e le sue città, provocando il conseguente
rischio sanitario per la popolazione e l’aggravamento della crisi climatica - affermano nel documento le
organizzazioni - Una mobilità integrata potrebbe portare ripopolamento e sviluppo delle aree interne,
migliorando contemporaneamente la qualità della vita dei grandi centri urbani».


