PIEMONTE - 05-02-2021 - Bar aperti e circoli chiusi. Le Acli del Piemonte però non ci stanno e, assieme ad altre realtà del Terzo settore, chiedono che nei prossimi DPCM si possa rivedere questa situazione. "I circoli sono espressione di un tessuto vivo e propositivo della nostra società, le attività che sono svolte rappresentano il valore civile e democratico. La società realizzata dai circoli è fatta di un articolato tessuto di relazioni, di prossimità nei confronti di chi vive situazioni di solitudine e fragilità. Costituisce energia vitale per la ripresa post pandemica ed è luogo in cui prevenire difficoltà più grandi". Le Acli non ci stanno a far passare i loro circoli per luoghi più pericolosi di quanto potrebbero essere bar, mezzi di trasporto o centri commerciali. Non secondario il problema economico, per cui le risorse stanziate a ristoro dei circoli chiusi (70 milioni) sono insufficienti, il rischio è la chiusura di questi enti che rappresentano in tanti centri un vero e proprio presidio di socialità.